Prodotti tipici

Clima favorevole, terreni fertili, ricchezza di materie prime e secolare devozione della sua gente al territorio sono il segreto della fecondità della terre della Provincia di Verona e della sua svariata offerta di prodotti tipici.

Il riso vialone nano IGP, da mangiare in squisiti risotti assieme al radicchio rossodop, entrambi prodotti della pianura, i salumi come la soppressa, i formaggi ed i latticini della Lessinia, il pesce del Garda e dei fiumi, l’olio extravergine di oliva, gli ortaggi (asparagi di rivoli e della pianura, le patate per gli gnocchi, ...).
Non manca la frutta, con ciliegie e pesche i cui alberi durante la fioritura offrono spettacolari paesaggi, castagne e i marroni dop sulle alture, mele e pere, meloni e angurie in pianura. Immancabile, il re della tavola il vino: Verona è la prima provincia d’Italia per produzione di vini Doc. Dei 22 vini Doc prodotti nel Veneto, ben 10 provengono dalle colline veronesi e sono inscindibilmente legati alle zone di produzione. Seguono l’andamento dell’arco collinare che partendo dal lago di Garda abbraccia tutta la provincia fino alla Val d’Alpone, al confine con Vicenza.
Il Valpolicella, il Recioto, l'Amarone, in Valpolicella, il Soave ai confini con Vicenza, il bianco di Custoza, il Lugana e il Bardolino dell’entroterra gardesano, il Durello nei Lessini, l’Arcole nella bassa e il Valdadige della terra dei forti. 

E ancora i dolci: il famoso pandoro e i suoi ‘antenati’, nadalin a forma di stella, l’offella di Bovolone, che occupano a pieno titolo le tavole imbandite veronesi del periodo natalizio assieme al mandorlato di Cologna Veneta, le sfogliatine di Villafranca, i ‘rofioi ‘di sanguinetto, tutti nella bassa veronese, i san vigilini, dolci distribuiti a Garda il 6 gennaio durante il “rogo de la vecia”, e a Carnevale, fritole, a Pasqua le brassadèle (ciambelle) e la colomba, la tortafrolla della Lessinia.

E ancora: il miele della Lessinia e delle colline gardesane, i tartufi, i tortellini di valeggio e la storia del nodo d’amore, la tradizione dell’agrumicoltura  della limonaia del Castello di Torri.

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